La pianificazione successoria o passaggio generazionale è storicamente in Italia un argomento sensibile che probabilmente per ragioni storiche e culturali gli italiani non amano affrontare.
Il pensiero di gestire il "dopo di noi" non è sicuramente all'ordine del giorno, in parte anche in virtù dell'attuale quadro giuridico di riferimento.
Confronto con altri paesi avanzati
Infatti, confrontando come si comportano gli altri grandi paesi europei, in Italia le tasse di successione praticamente non esistono per patrimoni al di sotto del milione di euro.
Volendo fare un esempio, se parliamo di un eredità che ammonta appunto a 1 milione di euro, il confronto con altri paesi restituisce questi risultati riguardo alle tasse di successione: in Germania e Regno Unito si pagherebbero circa 300.000 euro. In Francia ammonterebbero a circa 450.000 euro, mentre per lo stesso patrimonio in Italia, sfruttando la franchigia del milione di euro le tasse risulterebbero azzerate.
Questa è la situazione allo stato attuale e per molti versi è una situazione che potrebbe rassicurarti in quanto, da questo punto di vista, lo stato italiano si comporta in modo più benevolo nei confronti del cittadino.
Ritengo però che sia necessario fare alcune ulteriori valutazioni che possono esserti utili per comprendere meglio come e perché la pianificazione successoria può essere di grande importanza anche se il tuo patrimonio non supera la fatidica soglia del milione di euro.
Da un lato, è sempre bene ricordare che in ogni materia strettamente assoggettata alle norme, va tenuto conto, che esse non sono immutabili nel tempo. Anzi, se posso permettermi una valutazione personale, direi che in Italia la variabilità del quadro normativo è spesso motivo di incertezza per i cittadini quanto per le aziende.
E' esperienza comune il fatto che spesso ci si trova a rimandare determinate scelte finanziarie o di investimento proprio perché ci si aspetta un aggiornamento normativo o perché la legislazione è in corso di modifica.
Dall'altra parte, non va dimenticato che l'attuale situazione pandemica e la conseguente contingenza economica ha riaperto in modo molto acceso la questione relativa al finanziamento di azioni di sostegno attraverso l'introduzione di tassazioni patrimoniali strutturali o una tantum.
E appunto, l'introduzione di una diversa forma di tassazione sui patrimoni ereditati potrebbe nei prossimi mesi prendere forma. Dico ciò sapendo, lo ribadisco, che al momento si tratta solo di rumos, sui quale ovviamente non ci sono ancora reali certezze.
Vantaggi della pianificazione successoria
Ancora una volta devo spendere i concetti che spesso sostengo nei miei articoli e anche nella consulenza finanziaria per i miei clienti.
Infatti, programmare e pianificare gli aspetti patrimoniali e finanziari non dovrebbe essere considerato un accessorio o un'attività alla quale dare l'importanza di un semplice optional. Se non ti occupi di gestire questi aspetti, ciò non significa che essi non influenzino ugualmente la tua vita, le tue scelte e le tue finanze.
La parola chiave, quindi, anche in questo argomento è "gestire", proprio perché se non gestisci con gli strumenti a disposizione e nei tempi a disposizione ciò che riguarda il tuo patrimonio, certamente prima o poi verrà gestito a norma di legge. E forse, non avrai più modo di fare le azioni necessarie per difendere i tuoi legittimi interessi.
Quindi per sintetizzare, al di là dei dettagli normativi che dettano le regole di come deve avvenire la distribuzione del patrimonio, ci sono alcuni elementi di cui potresti tenere conto. Un efficace piano di passaggio generazionale offre dei vantaggi riguardo ai seguenti aspetti:
- evitare che nascano dissidi familiari in fase successoria.
- tutelare in via preventiva i diritti di alcuni eredi che potrebbero essere meno tutelati per ragioni oggettive.
- prevenire l'insorgere di dispute giuridiche sulla destinazione di una parte del patrimonio.
- gestire preventivamente per avere un quadro di tassazione più favorevole.
Va anche ricordato, a supporto dei punti precedenti, che complessivamente il quadro normativo italiano relativo alla successione risale al 1942. Si tratta, pertanto, di una normativa molto datata che non tiene conti di molteplici aspetti culturali, sociali, economici e patrimoniali che oggi risultano consolidati nella realtà ma che a quel tempo non potevano essere previsti o inclusi nella norma.
Dal punto di vista della mia attività consulenziale, la gestione di un passaggio generazionale è un processo che può in molti casi prevedere l'interazione tra diversi professionisti. Da un lato infatti, esistono istanze di natura fiscale dalle quali non è possibile prescindere, poi ci sono gli aspetti legali ed infine il contributo del consulente patrimoniale e finanziario che offre la sua professionalità proprio in relazione a questi temi specifici.
Ed è in questo lavoro d'equipe che è perseguibile il miglior risultato e la migliore tutela del patrimonio. Attrezzarsi per tempo significa poter individuare e scegliere le soluzioni migliori per mettere a disposizione l'assetto più adeguato sulla base delle specifiche esigenze.
In questa prospettiva è evidente che questo tema non riguarda solo le persone che possono contare su un patrimonio cospicuo. Tutti dovremmo avvertire la necessità di pianificare e predisporre al meglio affinché il nostro patrimonio possa passare ai nostri cari con la maggiore facilità possibile. Si possono così ridurre tensioni familiari e contenziosi che oltre al patrimonio rischiano anche di intaccare la serenità dei nostri cari.